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Dopo la presenza al TG2 l'avvocato Maurizio Gallicola è
stato invitato alla trasmissione televisiva Mi Manda Rai 3,
storico programma di Rai 3 ormai primo ad occuparsi delle
tematiche dei consumatori.
Finalmente il giusto riconoscimento all'attività, che da
oltre 7 anni, viene svolta dal Codacons Caserta in favore
dei cittadini.
La trasmissione sarà registrata il 15/11/2013, a breve sarà comunicata la data della messa in onda.

Da diversi anni gli utenti di telefonia fissa e mobile si vedono sistematicamente derubati dalle società di telefonia di importi variabile dai € 65,00 agli € 80,00 per contributo di disattivazione. Questo costo non è stato previsto in sede di adesione contrattuale.

Infatti, la legge n. 40 /2007 statuisce che: “I contratti per adesione stipulati con operatori di telefonia e di reti televisive e di comunicazione elettronica, indipendente dalla tecnologia utilizzata, devono prevedere la facoltà del contraente di recedere dal contratto o di trasferire le utenze presso altro operatore senza vincoli temporali o ritardi non giustificati e senza spese non giustificate da costi dell’operatore e non possono imporre un obbligo di preavviso superiore a trenta giorni”. L’esercizio di tali facoltà è senza vincoli temporali, quindi esse possono essere esercitate in ogni momento: l’eventuale previsione di una durata minima contrattuale è dunque vincolante solo per l’operatore.

Occorre sottolineare che dalla semplice lettura del contratto l’utente deve poter conoscere anche le eventuali spese richieste per l’esercizio della facoltà di recesso o di trasferimento, così da essere agevolato nell’esercizio di tali facoltà, potendone valutare le conseguenze sotto ogni profilo. In ogni caso, l’utente non deve versare alcuna “penale” , richiesta di contributo di attivazione, di “costo per attività di cessazione servizio” comunque denominata a fronte del’esercizio della facoltà di recesso o di trasferimento delle utenze,poiché gli unici importi ammessi in caso di recesso sono quelli “giustificati” da “costi” degli operatori.

A tal proposito l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni – AGCOM – ha precisato che i costi di disattivazione devono risultare correlati ai costi effettivi che l’operatore sostiene, mentre per le procedure riguardanti il trasferimento ad altro operatore, i suddetti costi non devono essere applicati.

Controllate le vostre fatture se compare l’addebito per i costi di disattivazione venite presso il Codacons Caserta e Vi faremo recuperare gli importi indebitamente versati

DIFENSORE CIVICO: UNA CARICA INUTILE ED UN ENNESIMO AGGRAVIO ECONOMICO PER I CITTADINI

Pensavo che, stante il grave periodo di crisi economica attraversata dal nostro Paese, la carica del difensore civico degli enti fosse stata abrogata. Quello che doveva essere, secondo le intenzioni, il paladino a difesa dei cittadini contro le prepotenze degli Enti Pubblici ovvero il difensore civico, si è rivelato fin dall’inizio un ennesimo flop ed un danno economico per l’Erario. Infatti nella storia decennale dei nominati difensori civici in Provincia di Caserta non si ricorda un solo intervento o atto che abbia avuto dei benefici per i cittadini.

Assistiamo ora ancora alla guerra in seno al Consiglio Provinciale di Caserta per la nomina di un difensore civico. Eppure ben oltre due anni fa lo scrivente aveva proposto al Presidente Zinzi un organo ben più efficiente e soprattutto a titolo gratuito: la Consulta dei Consumatori per la quale è stato depositato e protocollato in Provincia statuto e regolamento. Ciò avrebbe posto la Provincia di Caserta all’avanguardia nella tutela dei consumatori preceduta in Italia solo da altre 2 Province. Numerosi sarebbero stati benefici per i cittadini derivanti da questa Consulta. Una singola associazione che si rivolge ad un Ente Pubblico per denunciare comportamenti ha una piccola risonanza. Ben altro effetto avrebbe avuto una Consulta costituita da tutte le associazioni dei consumatori e presieduta dal Presidente della Provincia che per esempio avrebbe chiesto ad Equitalia chiarimenti sulle sue modalità di azione verificando eventuali illegalità e ponendo in essere modalità di intervento su tali comportamenti. Fondamentale valenza avrebbe potuto avere tale Consulta se avesse chiesto ai Comuni del Casertano informazioni sul funzionamento dei depuratori e il perché, malgrado nessuno di essi funzioni in Provincia di Caserta, i cittadini sono costretti a pagare la voce “depurazione” nelle fatture idriche. La Consulta avrebbe potuto chiedere a 22 Comuni del Casertano spiegazioni sul perché applicavano l’iva sull’abrogata TIA. Insomma attraverso questa Consulta, nella quale si ripete, avrebbero preso parte tutte le Associazioni dei consumatori a titolo gratuito, si sarebbero ottenuti concreti ed innegabili benefici per i cittadini casertani che sono i più pressati e gabellati di Italia. Invece il Presidente Zinzi ed il Consiglio Provinciale, in perfetta linea con i sistemi politici degli ultimi15 anni, litigano per una nomina inutile ed addirittura dannosa per i cittadini. Quand’è che cambieranno le cose in questa terra distrutta ed affamata dai comportamenti dei nostri politici? Speriamo presto. 

http://www.casertace.net/cronaca-bianca/la-lettera-il-codacons-punzecchia-zinzi-litigate-per-buttare-per-un-inutile-difensore-civico-la-consulta-dei-consumatori-unico-progetto-serio-20131001.html

http://www.casertafocus.net/caserta/

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