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AZIONE LEGALE PER STORNO E/O RIMBORSO IMPORTI RICHIESTI DA SOCIETA' PER ATTIVAZIONE SERVIZI TELEFONICI CON CONSENSO VOCALE
A seguito di attivazione di servizi telefonici "Voce e ADSL" con consenso vocale prestato dall'utente/consumatore, Tizio -nonostante MAI abbia sottoscritto alcun contratto telefonico con la società Gamma per acquisto di prodotti e/o servizi della stessa - riceveva presso la propria abitazione la proposta di contratto (da sottoscrivere e spedire alla società: Tizio MAI ha sottoscritto e spedito la predetta proposta di contratto) e fatture con richieste di pagamento per SERVIZI MAI RICHIESTI ED USUFRUITI.
La delibera AGCOM (che ha valore vincolante per gli operatori ) parla chiaro circa gli obblighi da rispettare nella comunicazione di offerta di sottoscrizione di servizi tramite telefono:"L'Autorità ha stabilito che il modulo firmato ha validità ai fini dell'attivazione dei servizi richiesti dall'utente e della risoluzione delle controversie; pertanto, l'operatore è tenuto ad attendere la ricezione del modulo firmato prima di dar seguito alla richiesta di attivazione dell'utente."
Nel caso di specie non vi è utente della società Gamma nè accordo o contratto con cui una delle parti contraenti abbia dato assenso: onde è inesistente per assenza di accordo.
La società è stata ritenuta colpevole per aver posto in essere una pratica commerciale sleale, nonchè per aver assunto un atteggiamento omissivo nel controllo dei propri operatori e funzionari addetti alle vendite ed emissione di fatture e Tizio ha ottenuto lo storno e /o il rimborso degli importi richiesti dalla società per l'attivazione dei predetti servizi telefonici e risarcimento pari ad € 250,00.
CONDANNATA UNA SOCIETA’ DI RECUPERO CREDITI AD UN RISARCIMENTO DI €.300,00 PER LO STALKING PRATICATO NEI CONFRONTI DI UN CONSUMATORE
Da qualche anno, le grandi società affidano il recupero dei propri crediti ad appositi studi legali o società che, con mezzi illegali e illegittimi, perseguitano i consumatori. Questo fenomeno è stato più volte denunciato dal Codacons Caserta per violazione della privacy, comportamenti scorretti etc.
Ora finalmente una pronuncia che ribadisce i comportamenti illegali ma soprattutto indennizza il consumatore.
A seguito di accordo e/o pagamento versato per importi richiesti da società erogatrici di servizi di telefonia, energia elettrica, gas per consumi effettuati e non, Caia ha continuato a ricevere a mezzo fatture richieste di pagamento da parte delle predette società per importi già pagati e/o stornati, comportando un aggravio di ingiustificate ma soprattutto illegittime voci di spesa a carico della stessa.
Difatti la società Tizio, nella qualità di intermediario finanziario avente l’incarico dalla società di gestire e recuperare il “presunto”credito vantato nei confronti della Sig.ra Caia inoltrava e-mail allegando fattura con richiesta di pagamento e persistenti telefonate “con intimidazioni”.
La società è stata ritenuta colpevole dal Giudice di Pace di Caserta per aver assunto un atteggiamento omissivo nel controllo dei propri operatori e funzionari addetti alle emissioni di fatture di richieste di pagamento e Caia ha ottenuto lo storno dell’importo ulteriormente richiesto e risarcimento pari ad €.300,00.
Tutti i consumatori che vengono presso la nostra sede per denunciare disguidi su contatti telefonici, di fornitura gas ed energia elettrica dichiarano di aver contattato le società tramite i call center. Un consumatore è stato in grado di chiamare 170 volte il call center di Telecom Italia S.p.A. senza riuscire a risolvere il suo problema.
Il consumatore deve sapere che i call center sono organismi esterni alle società collegati tramite computer ai soli contratti. Nel 99% dei casi non sono in grado di risolvere i problemi ma servono solo per comunicare pagamenti o a ripristinare la linea oggetto di distacco.
Per tutto il resto è inutile perdere tempo con loro. Da oltre 2 anni le grandi società hanno addirittura localizzato questi call center in paesi quali la Romania, le Filippine, l’India, per cui gli operatori non solo non riescono a risolvere il problema ma spesso non capiscono neanche l’italiano.
Inoltre il consumatore deve sapere che stessa inutilità rivestono le società per il recupero di fatture non pagate. Tali società si limitano ad inviare solo la richiesta di pagamento alla quale non segue mai azione giudiziaria.
Rivolgendosi al Codacons Caserta i consumatori sono riusciti ad ottenere più di €50,00 per la palese violazione della privacy operata dalle suddette società.
In virtù dell’esperienza sia giuridica ma soprattutto politica maturata, prima da Vincenzo Gallicola, e poi da suo figlio Maurizio, il Codacons Caserta è stato il punto di riferimento di molte battaglie combattute in provincia di Caserta per il ripristino dei diritti e della dignità dei cittadini.
Tanti sono stati i cittadini della provincia di Caserta che si sono rivolti alla nostra sede chiedendo di affrontare insieme situazioni di diritto tra le più disparate.
Tanti sono stati i successi ottenuti insieme ai cittadini, in una provincia apatica come la nostra, grazie ai nostri sforzi di seguito annoverati.
1) IL SEQUESTRO DEI PHOTORED INSTALLATI ILLEGITTIMAMENTE IN 14 COMUNI DELLA PROVINCIA DI CASERTA. Si sottolinea che grazie a queste apparecchiature i Comuni casertani sono riusciti ad effettuare, così come attestato dal quotidiano La Repubblica, oltre 1.200.000 multe. In pratica una vera e propria tangente che ha finito per gravare su più all’80% sui cittadini casertani. Il Codacons Caserta, oltre a far disporre il sequestro delle apparecchiature illegali, ha perseguito anche penalmente questo tipo di attività ottenendo il rinvio a giudizio di 14 amministrazioni comunali.
2) LA SOPPRESSIONE DEI TRAFFIPHOT INSTALLATI SUI SEMAFORI DEL COMUNE DI CASERTA.
Abbiamo impiegato circa 3 anni presentando denunce di ogni genere ma alla fine ci siamo riusciti. Anche queste infernali apparecchiature sono state eliminate dopo che per circa 3 anni hanno portato sconforto in tutte le famiglie casertane.
3) MODIFICA PIANO STRISCE BLU DELIBERATO DAL COMUNE DI CASERTA. Con la stessa grinta il Codacons Caserta ha affrontato il problema delle strisce blu e dopo 6 anni di denunce il Comune di Caserta ha dovuto presentare un nuovo piano per le aree di parcheggio a pagamento. Anche nei Comuni di Roccamonfina e di Aversa, a seguito di centinaia di ricorsi presentati contro l’amministrazione, e tutti regolarmente vinti, si è ottenuta la revisione del piano. In questa azione è stato l’aiuto fornito dal Codacons di Aversa.
4) CONSORZIO DI BONIFICA DEL VOLTURNO: STORNO CARTELLE ESATTORIALI.
Grande successo del Codacons Caserta nei confronti del Consorzio di Bonifica del Volturno che per anni ha consegnato migliaia di cartelle esattoriali anche verso chi non possedeva i requisiti per riceverle. A seguito di denunce penali il Consorzio ha dovuto rivedere i propri elenchi eliminando migliaia di nominativi. Si è stabilito inoltre insieme allo stesso Consorzio di poter ottenere la cancellazione dagli uffici dell’Ente dei nominativi dei cittadini tramite il sistema di autotutela.
5) STORNO FATTURE PAZZE
In collaborazione con diversi comuni del casertano, Alvignano, Mugnano Montelungo, Calvi Risorta etc., è stato contestato l’invio di fatture pazze provenienti dall’Eni gas e Napoletanagas etc. Si trattava di fatturazioni assolutamente esagerate che venivano inviate in blocco ad oltre il 50% della popolazione. Insieme alle amministrazioni siamo riusciti a costringere le società a stornare queste fatture ed a ripristinare lo stato di legalità.
6) Da sempre il Codacons Caserta si è battuto per la soppressione delle cave che cingono tutte le montagne prospicienti del Comune di Caserta. Le cave rappresentano non solo un disastro ecologico ma per i cittadini casertani uno dei fondamentali motivi per cui risultano tra le popolazioni più esposte al rischio di tumori e leucemie. Insieme ad altre associazioni, il Codacons Caserta combatte da anni questa battaglia quale dimostrazione di civiltà che fluttua però tra alti e bassi essendo il potere economico dei proprietari delle cave forte motivo di persuasione.
Tante altre le battaglie giuridiche in corso. Si sottolineano, infatti, quella relativa all’abolizione del pedaggio autostradale imposto al casello di Caserta sud; quella relativa alla verifica di tutti gli impianti di purificazione esistenti sui Regi Lagni che, oltre a comportare un disastro ecologico senza pari, rende illegittima la tassa di depurazione applicata sulle fatture delle acque. Queste ed altre ancora sono le attività più importanti svolte dal Codacons Caserta.
Saremo felici e lieti di essere al tuo fianco con la solita forza ed il solito impegno per tutte le problematiche che vorrai esporci.